India: tornare a casa

L’India. Il viaggio. Prima parte.

Sono stata due volte in India. E tutt’e due le volte l’ho deciso quasi inconsapevolmente.

2004. La prima volta sono partita con un gruppo di persone che non conoscevo. Sono stata circa un mese girando il centro-nord. Ricordo che gli ultimi giorni avevo un’infezione ad un occhio, non ce la facevo proprio più a vedere tutta quella sofferenza. Atterrata a Bombay, sono stata subito travolta da odori, rumori, colori, fumi, clacson, caos. Nella mia prima telefonata a casa ho pianto, volevo tornare indietro. L’impatto è stato molto forte. Tra i banchetti che vendevano cibo e i piccoli gruppi di persone che pregavano o suonavano ai lati delle strade, si vedevano persone distese a terra, qualcuna senza vita.

Spezie ovunque, mucche e altri animali tra i tuc-tuc e il traffico di biciclette e motorini. Mercati di carne maleodorante ricoperta da mosche. Velocità e lentezza. Grandi occhi neri. Canti e preghiere. Colori. Sorrisi. Lacrime. Mani che imploravano aiuto. Bambini che ti saltavano addosso. Caste. Menomati. Incensi. Riso. Teste che dicono no per dire sì. Sporcizia. Sandalo e cocco.

Se penso ai primi giorni in India, ho una grande confusione nella testa. In quei giorni, tra l’altro, c’era il festival dedicato a Ganesh, che era rappresentato ovunque. Quell’aria di festa confondeva ancora di più le mie sensazioni. Mi sono ritrovata a comprare un quadro con Ganesh, senza neanche pensare che me lo sarei dovuta portare dietro per tutto il viaggio! Un viaggio con lo zaino in spalla che piano piano si alleggeriva, perché iniziavo a regalare i miei vestiti a chi incontravo sul cammino. Spostati dalla città tutto assume altri ritmi, le campagne sono povere ma lasciano più spazio per respirare la cultura e le contraddizioni di questo Paese. Ho visitato tantissimi templi, ho partecipato a tantissime cerimonie, perlopiù induiste. Mi sono svegliata all’alba per pregare e meditare con le persone del posto. Ho ballato e cantato con gli Hare Krishna. Ho condiviso pasti con i Sikh. Mi sono ritrovata a parlare con ragazzi “intoccabili”. Ho dormito vestita, staccando il letto dal muro, per non farmi passare sopra dai topi, mettendo il cappello in testa per il rischio che si infilassero tra i miei ricci. (Ho la fobia dei topi, non chiedetemi come ho fatto). Ho avuto la dissenteria. Ho scoperto il massaggio ayurvedico. Ho fumato con i Sadhu sulle rive del Gange. Ho lasciato il mio cuore a Varanasi.

A Varanasi si respira misticità e spiritualità. Tra i vicoli della città e sui ghat, le tradizionali scalinate affacciate sul fiume, si assiste a rituali antichi, si scoprono le leggende e le basi della religione e della società indù. Sul fiume si svolge gran parte della vita della città, dai momenti di riposo lungo la riva, al lavaggio dei panni, alle cerimonie sacre… Qui ho assistito al rito della cremazione: dopo aver bruciato il corpo del defunto, hanno restituito le ceneri al Gange. Non ho visto nessuno piangere. L’odore dei corpi bruciati e il fumo nero faceva bruciare gli occhi e tossire. Uno spazio di silenzio tra il frastuono. Quella notte sono caduta in un sonno profondo… All’alba sono tornata lì e con una barca ho attraversato il Gange, senza parole, senza capire, senza stupore, osservavo pezzi di corpi galleggiare e nello stesso momento, Indù che si lavavano i denti con la stessa acqua…

Ecco, questa per me l’India: contraddizione e sacralità. Aspettare ore ed ore che una mucca si sposti dal centro della strada per poter passare con la macchina, e pensare che sia normale.

…Segue la seconda parte

Le foto (a pellicola) sono mie.

 

Spread the love

Related Posts

Blog

Il mio sogno era fare la giornalista. Poi ho disegnato un’altra strada nella mia vita.  Ma la scrittura mi ha sempre accompagnato, e qui ho la possibilità di unire le mie passioni più grandi. Benvenuti nel mio Blog! Patrizia Fazio, Amar Prakash Kaur

Articoli Recenti

La potenza del Kirtan Kriya
27 Marzo 20210
Quando è efficace lo yoga?
26 Marzo 20210
L’ingrediente segreto per raggiungere il successo
25 Marzo 20210

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi