Non ricordo dove ho letto questa frase che mi ha fatto ridere: se vuoi la garanzia, compra un elettrodomestico.
In questo periodo sto preparando un capitolo per un testo scientifico che descrive le evidenze dimostrate tramite ricerche di come lo yoga sia efficace, nello specifico nelle malattie neurodegenerative. Potrei riempirvi di dati, ma a mio parere non serve. Quindi, in generale, come si può essere certi che sia davvero efficace?
Innanzitutto dobbiamo chiarire cosa intendiamo per efficacia. Vuol dire non avere più mal di schiena? Vuol dire essere sempre rilassati? Oppure essere sciolti? O cos’altro? Prova a pensare alle varie motivazioni che spingono tante persone a iniziare a praticare yoga… Da insegnante ho la possibilità di ascoltarne più di una: c’è chi arriva perché, appunto, ha problemi posturali o soffre di rigidità, chi è stressato, chi ha bisogno di appartenere ad un gruppo, chi soffre di insonnia, chi avendo fatto molti anni di danza o pilates ha voglia di provare qualcosa di diverso…
Sono tantissimi i motivi che possono portare in un Centro Yoga, ma l’aspetto comune è sempre lo stesso: stare “meglio”. Per stare meglio, però, dobbiamo avere coscienza di come stiamo. Sì perché per tutte le problematiche fisiche, in realtà, ci sono infinte attività che possono farti migliorare, se vogliamo anche più velocemente dello yoga. Perciò, prima di parlare di efficacia dovremmo chiarire a cosa porta praticare yoga.
Qui inizio a fare un discorso personale, che a parer mio dovrebbe essere oggettivo, ma così non è: fare yoga è intraprendere un percorso di consapevolezza che ti rende libero, realizzato e felice. Non è imparare qualcosa, non è il progresso in una posizione, non è cantare mantra come fossero formule magiche, o vestirsi in in determinato modo, o cambiare religione, o fare quello che ti dice un maestro.
E’ respiro, è fiducia, è qui e ora, è imparare a stare nonostante tutto, è permettersi di cambiare, è riconoscere le proprie sensazioni e riconoscere i pensieri puri, è umiltà e rispetto, è gratitudine, è sorridere e piangere, è piacere e insofferenza, è amore e luce, è sacrificio, è il sostegno che ti accompagna nei vari processi della tua vita. Wow!
…E tutte le divinità, i nomi delle posizioni, le regole, i libri… Sono tutti strumenti che utilizziamo e che funzionano! Alcune tecniche possiamo usarle anche per raggiungere uno scopo, perché cambiano la chimica del nostro sangue e modificano radicalmente dei meccanismi cerebrali.
Lo yoga entra nel tuo modo di sentire, di pensare, di scegliere.
Qualche tempo fa, Benedetta, una mia allieva da qualche anno, mi ha detto: “ero in crisi, ma non ti ho chiamato per chiederti aiuto come ho fatto in passato; mi sono fermata e ho pensato cosa mi avresti potuto consigliare, e ho agito!” Quello che ha fatto in realtà è magnifico: si è ascoltata, ha pensato in maniera diversa da come era abituata fare, ha gestito la sua emotività, e in uno stato consapevole e più neutrale ha autonomamente scelto per il suo bene. Questa per me è l’efficacia dello yoga!